Àðèÿ Äæîðäæèî Âèí÷åíöî Áåëëèíè. "Ïóðèòàíå" Ebben, se volete, v‘appressate. Cinta di fiori e col bel crin disciolto Talor la cara vergine s‘aggira, E chiede all‘aura, ai fior con mesto volto: "Ove and? Elvira? Ove and?? Ove and??" Bianco-vestita, e qual se all‘ara innante Adempie il rito, e va cantando : il giuro : Poi grida per amor tutta tremante: "Ah vieni, Arturo!" Geme talor qual tortora amorosa, Or cade vinta da mortal sudore, Or l‘odi, al suon dell‘arpa lamentosa, Cantar d‘amore. Or scorge Arturo nell‘altrui sembiante, Poi del suo inganno accorta, e di sua sorte, Geme, piange, s‘affanna e ognor pi? amante, Invoca morte. Ah, la misera... Oh ciel, piet? prendi al suo dolor! Ñêà÷àíî ñ ñàéòà www.Muza.vip