"Che gelida manina" Äæ. Ïó÷÷èíè ÀÐÈß ÐÓÄÎËÜÔÀ (ÁÎÃÅÌÀ) "Õîëîäíàÿ ðó÷îíêà" Êàêàÿ õîëîäíàÿ ðó÷êà Che gelida manina, se la lasci riscaldar. Cercar che giova? Al buio non si trova. Ma per fortuna ? una notte di luna, e qui la luna l‘abbiamo vicina. Aspetti, signorina, le diro con due parole chi son, e che faccio, come vivo. Vuole? Chi son? Sono un poeta. Che cosa faccio? Scrivo. E come vivo? Vivo! In povert? mia lieta scialo da gran signore rime ed inni d‘amore. Per sogni e per chimere e per castelli in aria, l‘anima ho milionaria. Talor dal mio forziere ruban tutti i gioielli due ladri: gli occhi belli. V‘entrar con voi pur ora, ed i miei sogni usati e i bei sogni miei tosto si dileguar! Ma il furto non m‘accora, poiche v‘ha preso stanza la speranza! Or che mi conoscete, parlate voi, deh! parlate. Chi siete? Vi piaccia dir! Ñêà÷àíî ñ ñàéòà www.Muza.vip